VIDEO IN ITALIANO
(trascrizione in italiano sotto)
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How the universe was born.
How the planets were born, the stars and all that surrounds us.
But above all how life was born.
This is the question that everyone would like to find an answer for, but for the moment the only thing that is offered to us is an endless series of theories.
Among these, one leaves decidedly speechless, as it would clash with life itself as we understand it.
Father of this is the dott. Karl Pribram, a neuro-surgeon and professor of psychiatry and psychology at various universities including Stanford and Georgetown.
Pribram, is from the beginning of his career obsessed with a question.
His curiosity focuses entirely on our brain, more precisely, where our memories are stored in it.
In short, if there was a particular area dedicated to this.
After years of study, Pribram comes to a conclusion.
According to him, memories are not stored in a certain area, but in the whole brain.
He arrives at this conclusion analyzing the data of people who, despite the surgical removal of parts of the brain, did not seem to suffer the loss of memories.
Pribram goes to the bottom of this discovery and through research ends up coming across the concept of holography.
This is the origin of his theory which will be called the Holonomic brain.
Pribram, thanks to the help of the American physicist and philosopher David Bhom, explains that thanks to neuronal processes, our brain would be able to transform the information that would appear in the form of particle waves into three-dimensional images.
In essence the reality is, that we would not see objects as they really are, but we would only see their quantum information.
What we would see every day would only be a hologram created by the interpretation of our brain, which in some cases can be influenced by variables, which as Bhom will suggest in his book, mind and matter universe, published in 1996, would be due to interference that make up the entire universe.
In addition to naturally wondering who would be the creator of this holographic reality, we were faced with the question that if everything is a hologram, our own brain will inevitably be the same and if this were real, as Pribram and Bhom claim, we would face to a super hologram, capable of storing an unimaginable amount of data, to be defined, to better render the idea, almost supernatural.
If all this is taken as a good thing, we could really say that we are in the presence of a life described in science fiction films, similar to the Matrix.
This might even frighten and displace someone.
But still the question would always remain, about who or what managed to create all this.
—————————————————————————————————————————————ITA/
Come è nato l’universo.
Come sono nati i pianeti, le stelle e tutto ciò che ci circonda.
Ma soprattutto come è nata la vita.
Questa è la domanda a cui tutti vorrebbero trovare una risposta, ma per il momento l’unica cosa che ci viene offerta è una serie infinita di teorie.
Tra queste, una lascia decisamente senza parole, in quanto andrebbe a scontrarsi proprio con la vita stessa per come la intendiamo.
Padre di questa è il dott. Karl Pribram, un medico neuro chirurgo, nonché professore di psichiatria e psicologia in varie università tra cui Stanford e Georgetown.
Pribram, viene si dagli inizi della sua carriera ossessionato da una domanda.
La sua curiosità si concentra interamente sul nostro cervello, più precisamente, su dove vengano in esso immagazzinati i nostri ricordi.
Se ci fosse insomma una particolare area dedicata a questo.
Dopo anni di studi, Pribram arriva ad una conclusione.
Secondo lui, i ricordi non vengono immagazzinati in una determinata area, ma bensì in tutto il cervello.
Arriva a questa conclusione analizzando i dati di persone che, nonostante l’asportazione chirurgica di parti di cervello, non sembravano subire la perdita di ricordi.
Pribram va a fondo di questa scoperta e attraverso delle ricerche finisce con l’imbattersi nel concetto di olografia.
Nascerà da qui la sua teoria che prenderà il nome di cervello Olonomico.
Pribram, grazie all’aiuto del fisico e filosofo statunitense David Bhom, spiega che grazie a dei processi neuronali, il nostro cervello sarebbe in grado di trasformare in immagini tridimensionali le informazioni che ci si presenterebbero sotto forma di onde di particelle.
In sostanza la realtà è, che noi non vedremmo gli oggetti per come sono realmente, ma vedremmo solo la loro informazione quantistica.
Quello che noi vedremmo quotidianamente sarebbe solo un ologramma creato dall’interpretazione del nostro cervello, che in alcuni casi può essere influenzato da delle variabili, che come anche Bhom suggerirà nel suo libro, universo mente e materia, pubblicato nel 1996, sarebbero dovute ad interferenze che compongono l’intero universo.
Oltre naturalmente a chiedersi chi sarebbe il creatore di questa realtà olografica, ci si pose davanti la questione che se tutto è un ologramma, lo sarà inevitabilmente anche il nostro stesso cervello e se questo fosse reale, come Pribram e Bhom affermano, ci troveremmo di fronte ad un super ologramma, in grado di immagazzinare una quantità di dati inimmaginabile, da definire, per rendere meglio l’idea, quasi soprannaturale.
Se si prende per buono tutto questo, potremmo affermare davvero di essere in presenza, di una vita, descritta in film di fantascienza, simile a Matrix.
Questo magari potrebbe anche spaventare e spiazzare qualcuno.
Ma comunque rimarrebbe sempre la domanda, su chi o cosa sia riuscito a creare tutto questo.
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