La civiltà che conosciamo, iniziò veramente ad esistere nel 3.800 avanti cristo.
Una serie di tavolette di origine sumera, descriverebbe proprio questo.
Nella maggior parte di queste tavolette, si troverebbero infatti incise, storie che parlano di dei, che interagirono nell’antichità con il loro popolo.
Ad affermarlo, dopo una lunga serie di traduzioni è lo studioso Zacharia Sitchin, che nel 1976, pubblica il primo di una serie di libri contenenti le traduzioni di migliaia di tavolette.
In questi libri Sitchin, non parla di storie legate a miti o leggende, ma si basa esclusivamente su traduzioni letterarie che descrivono determinati eventi.
In queste pubblicazioni, si dichiara apertamente che le conoscenze sumere, provenissero da una razza aliena dal nome di Anunnaki.
Secondo le traduzioni, questi ultimi, non si limitarono a fornire nuove conoscenze all’uomo, ma intervennero attivamente nella creazione nella stessa razza umana.
Nella traduzioni si legge come gli Anunnaki provenissero da un altro pianeta chiamato Nibiru, che tornerebbe ciclicamente nel nostro sistema solare circa ogni 3.600 anni.
Da notare che nelle descrizioni fatte dai sumeri degli Anunnaki, si notano straordinarie somiglianze con gli Elohim citati nella bibbia.
Sia gli Anunnaki che gli Elohim, sarebbero difatti intervenuti nella creazione della razza umana, attraverso la manipolazione del D.N.A.
Nella bibbia verrebbe descritta la creazione di Adam tramite mescolamento del D.N.A. Elohim con quello presente nelle creature terrestri.
Nelle tavolette sumere l’Adamu, veniva anche chiamato il LU-LU, che significa mescolato, cosa che fa appunto pensare, anche in questo caso, ad un incrocio tra D.N.A.
Entrambe le civiltà sarebbero state quindi in possesso di una tecnologia avanzata.
Oltre a questo si nota come gli Anunnaki non fossero mai stati descritti come esseri onnipotenti capaci di qualsiasi azione, ma come un gruppo di individui in possesso di una tecnologia molto avanzata e la stessa cosa varrebbe per gli Elohim.
Inoltre altro particolare che accumunerebbe le due civiltà sarebbe nella loro descrizione fisica.
Sia Gli Anunnaki che gli Elohim sarebbero descritti come esseri dalla carnagione chiara, quasi albina e dai capelli biondi.
Nella sintesi quindi, prendendo atto di questi ed altri parallelismi tra le due razze, si potrebbe quindi affermare che quelli descritti nelle tavolette sumere e nella bibbia siano gli stessi individui.
Ma in che modo la presenza extra terrestre si collegherebbe all’Iraq.
William Henry, un archeologo indipendente, sostiene che ai tempi dei sumeri, esisteva un dispositivo tecnologico, che descrive come uno stargate, di cui gli Anunnaki si sarebbero serviti per viaggiare avanti ed indietro da Nibiru alla Terra.
Le sue affermazioni deriverebbero dalla traduzione di una tavoletta da parte di Sitchin.
Essa infatti mostra degli esseri divini che fiancheggiano l’ingresso di un tempio.
Si tratterebbe di una scena in cui comparirebbero i due figli del capo degli Anunnaki sumeri.
Enlil ed Enki, che fiancheggerebbero un passaggio dalla quale Anu, loro padre, starebbe facendo il grande ingresso.
Secondo Henry, il dispositivo si troverebbe nella città sumera di Uruk, che fu anche la città in cui nacque la civiltà stessa e sede della casa del famoso re dell’epopea Gilgamesch.
Questa teoria si affianca a quella di Sitchin, il quale descrisse il trasporto Anunnaki attraverso razzi a propulsione.
Esistevano quindi, almeno due forme di trasporto.
L’uso dello stargate sarebbe stato riservato però soltanto alla più alta classe Anunnaki.
Uno di questi naturalmente era proprio Anu, a cui il capo supremo Anunnaki Marduz subordinò vari compiti.
In un’altra traduzione si legge.” Assegnato ad Anu. Per dare ascolto alle sue istruzioni, trecento nei cieli che aveva di guardia, le vie della terra da definire nel cielo e sulla terra ho fatto risiederne seicento.”
E’ probabile per questi motivi che3 lo stargate sarebbe stato oggetto di ammirazione ma che il suo utilizzo non venne mai concesso agli esseri umani.
Questo però non sarebbe stato l’unico, ma vista la loro importanza, il numero di stargate sparso sulla terra sarebbe stato limitato.
Un team di ricercatori tedeschi, aiutandosi con un magnetometro durante gli scavi nella città di Uruk, uno dei possibili luoghi sede di uno stargate, avrebbe tracciato strutture sepolte di quasi 6 km quadrati.
La tesi si fa ancora più interessante quando, in un’altra tavoletta, verrebbero descritti una serie di eventi catastrofici che obbligarono gli Anunnaki a lasciare la terra. Dopo la loro partenza gli stargate vennero chiusi o disattivati, per un periodo provvisorio che va dalla loro partenza al loro ritorno come profetizzato.
Le teorie che si basano su questo ritorno profetizzato sono essenzialmente tre.
La prima è sostenuta da una catena di eventi globali che coinvolgono i principali leader religiosi e politici che starebbero preparando l’umanità al ritorno degli Anunnaki.
La seconda si basa sul ritorno nel nostro sistema solare del pianeta Nibiru.
La terza si concentra sul ciclo Maya, dove gli dei Anunnaki o Elohim, approfitterebbero di una rapida consapevolezza umana data dall’allineamento dell’ellittica solare con il piano galattico, in cui l’umanità stessa svilupperebbe poteri divini che diventerebbero spontaneamente accessibili ad un gran numero di uomini.
A questo punto possiamo porci una domanda.
Se veramente gli extra terrestri che ci hanno creato stessero per tornare, potremmo essere veramente giudicati come maturi e responsabili tanto da continuare ad esercitare una sovranità sulle risorse della terra?
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The civilization that we know, really began to exist in 3,800 BC.
A series of tablets of Sumerian origin would describe just that.
In most of these tablets, one would indeed find engraved, stories that speak of gods, who interacted in antiquity with their people.
To affirm it, after a long series of translations is the scholar Zacharia Sitchin, who in 1976, published the first of a series of books containing the translations of thousands of tablets.
In these books Sitchin, does not speak of stories related to myths or legends, but is based exclusively on literary translations that describe certain events.
In these publications, it is openly stated that the Sumerian knowledge came from an alien race by the name of Anunnaki.
According to the translations, the latter did not limit themselves to supplying new knowledge to man, but actively intervened in the creation of the human race itself.
In the translations we read how the Anunnaki came from another planet called Nibiru, which would cyclically return to our solar system about every 3,600 years.
It should be noted that in the descriptions made by the Sumerians of the Anunnaki, we note extraordinary similarities with the Elohim mentioned in the Bible.
Both the Anunnaki and the Elohim, in fact, would have intervened in the creation of the human race, through the manipulation of the D.N.
In the bible the creation of Adam would be described by mixing the D.N.A. Elohim with that present in earthly creatures.
In the Sumerian tablets the Adamu, was also called the LU-LU, which means mixed, which is precisely what, in this case too, is to think of a cross between D.N.A.
Both civilizations would therefore have had advanced technology.
In addition to this, it is noted that the Anunnaki had never been described as omnipotent beings capable of any action, but as a group of individuals possessing very advanced technology and the same would apply to the Elohim.
Furthermore, another detail that the two civilizations would gather would be in their physical description.
Both the Anunnaki and the Elohim would be described as light-skinned, almost albino and blond-haired.
In the synthesis then, taking note of these and other parallels between the two races, it could therefore be stated that those described in the Sumerian tablets and in the Bible are the same individuals.
But how the extra-terrestrial presence would connect to Iraq.
William Henry, an independent archaeologist, claims that in Sumerian times, there was a technological device, which he describes as a stargate, which the Anunnaki would have used to travel back and forth from Nibiru to Earth.
His statements would derive from the translation of a tablet by Sitchin.
In fact, it shows divine beings flanking the entrance to a temple.
It would be a scene in which the two sons of the chief of the Sumerian Anunnaki would appear.
Enlil and Enki, who would flank a passage from which Anu, their father, would be making the grand entrance.
According to Henry, the device would be in the Sumerian city of Uruk, which was also the city where civilization itself was born and home to the home of the famous epic king Gilgamesch.
This theory joins that of Sitchin, who described the transport of Anunnaki through propulsion rockets.
Therefore, at least two forms of transport existed.
The use of the stargate would have been reserved, however, only to the highest Anunnaki class.
One of these, of course, was indeed Anu, to whom the supreme chief Anunnaki Marduz subordinated various tasks.
In another translation we read. ”Assigned to Anu. To listen to his instructions, three hundred in the skies that he had on guard, the ways of the earth to be defined in heaven and on earth, I made reside six hundred. ”
It is probable for these reasons that3 the stargate would have been the object of admiration but that its use was never granted to human beings.
This however would not have been the only one, but given their importance, the number of stargates spread on the earth would have been limited.
A team of German researchers, with the help of a magnetometer during the excavations in the city of Uruk, one of the possible locations of a stargate, would have traced buried structures of almost 6 square km.
The thesis becomes even more interesting when, in another tablet, a series of catastrophic events would be described that forced the Anunnaki to leave the earth. After their departure the stargates were closed or deactivated, for a temporary period ranging from their departure to their return as prophesied.
There are essentially three theories based on this prophesied return.
The first is supported by a chain of global events involving the main religious and political leaders who are preparing humanity for the return of the Anunnaki.
The second is based on the return to our solar system of the planet Nibiru.
The third focuses on the Mayan cycle, where the Anunnaki or Elohim gods would take advantage of a rapid human awareness given by the alignment of the solar elliptical with the galactic plane, in which humanity itself would develop divine powers that would spontaneously become accessible to a great number of men.
At this point we can ask ourselves a question.
If the extra-terrestrials who created us were really going to come back, could we really be judged as mature and responsible enough to continue to exercise sovereignty over the earth’s resources?