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I misteri che legano le Piramidi nel mondo//prima parte
La Piana di xian in Cina, la città di teotihuacan in Messico e la Piana di Giza in Egitto.3 luoghi abitati in epoche distanti tra loro da popoli completamente diversi. A prima vista sembra che non possono avere nulla in comune ed invece come scoperto nel corso degli anni dei vari studiosi esiste più di qualcosa che le lega tra loro, ed alcune di queste celano ancora oggi un grande mistero.
(TRASCRIZIONE IN ITALIANO A FINE PAGINA)
ENG/
The mysteries that bind the Pyramids in the world//first part
The Xian Plain in China, the city of teotihuacan in Mexico and the Giza Plain in Egypt.3 places inhabited at different times by completely different peoples. At first glance it seems that they cannot have anything in common and instead as discovered over the years by various scholars there is more than something that binds them together, and some of these still hide a great mystery today. We begin by saying that pyramids were erected on these three territories in the past. The first peculiarity is in their position. Comparing the three sites it is clear that their construction follows a very similar path. Moreover As already established for the pyramids of Giza also those present in the other two sites examined for proportion and positioning follow the same pattern of the Orion belt. This is the first strange coincidence, but it is difficult to accept as such. Yes, because already the fact that three different peoples built the same works, in this case of the pyramids, brings with it many questions, but how many chances could there be that they were even constructed following a very similar positioning. Among other things, as if that were not enough, he has this mystery if another is added. In fact from careful measurements it was also possible to establish that the three sites are aligned along a single planetary line that creates a ring that surrounds the planet. And this that many official scholars continue to label as a further coincidence does nothing but feed the mystery that these works hide.
But let’s analyze the 3 sites separately.
In the Giza plain under the main works that we all know, or better, that we know partially, there would be a series of underground passages and huge rooms that many studies, unfortunately ignored, would identify as a real underground city.
A city that would have existed for more than 15,000 years that was described as such a wonderful place that its construction cannot be attributed to the human race alone. Furthermore these tunnels that would wind under the great pyramid, would have an access door between the front legs of the Sphinx.
This indication is also reported in ancient Sumerian cylinders known today as registers of the Anunnaki, in fact here it is written that their dwelling was located in an underground place covered with sand.
Its access is also associated with something with teeth like those of a dragon and with the face of a lion.
This last detail would be yet another confirmation, not the Egyptians, but someone else built the Sphinx.
In fact, it has not escaped the attention of the most attentive researchers that the present head of the latter did not fit the size of the body, that is, that it was not in proportion.
Moreover the different degree of deterioration between the body and the head leads to think that the latter was regenerated to bring back the image we know today.
For these reasons it is therefore very probable that this work originally depicted only a lion and here the writings of the Anunnaki would find their response.
In addition to this, the workers who carried out repair work on it declared that they had discovered a secret passage that led to it. According to these testimonies, the tunnel in question is located on the north side of the Sphinx halfway between the extended legs and the tail.
Strangely, however, at the time of going forward in his exploration the work was interrupted.
Unfortunately the head of activities in Egypt, dr. Hawass who, while admitting the existence of the tunnel, decided not to go on with the exploration, a decision that we could define as at least bizarre, given the potential of this discovery.
It should be emphasized, however, that over the years many explorers have been discovering that they have made extraordinary discoveries in that area. The existence of huge rooms, with columns inside them that would bring back engravings that would change the story as we know it. Statues that someone described as mechanical, left there to prevent entry from those who were not worthy and sarcophaguses almost 5 meters long. All this and who knows what else is still under the Giza Plain. But as is now clear, these findings seem to be voluntarily ignored.
This is what happens at giza. But the other two sites, Teotihuacan and Xian, hide as many mysteries.
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La Piana di xian in Cina, la città di teotihuacan in Messico e la Piana di Giza in Egitto.3 luoghi abitati in epoche distanti tra loro da popoli completamente diversi. A prima vista sembra che non possono avere nulla in comune ed invece come scoperto nel corso degli anni dei vari studiosi esiste più di qualcosa che le lega tra loro, ed alcune di queste celano ancora oggi un grande mistero. Iniziamo dicendo che su questi tre territori in passato vennero erette delle piramidi. La prima particolarità è nella loro posizione. Comparando i tre siti infatti si nota subito come la loro costruzione segua un percorso molto simile. Inoltre Come già appurato per le piramidi di Giza anche quelle presenti negli altri due siti esaminati per proporzione e posizionamento seguono lo stesso schema della cintura di Orione. Questa è la prima strana coincidenza che però è difficile accettare come tale. Sì perché già il fatto che tre popoli diversi costruissero le medesime opere, in questo caso delle piramidi, porta con se molte domande, ma quante probabilità potevano esserci che venissero anche costruite seguendo un posizionamento molto simile. Tra l’altro come se non bastasse ha questo mistero se ne aggiunge un altro. Difatti da attente misurazioni si riuscì anche a stabilire che i tre siti sono allineati lungo un unica linea planetaria che crea un anello che circonda il pianeta. E questa che molti studiosi ufficiali continuano ad etichettare come un ulteriore coincidenza non fa altro che alimentare il mistero che queste opere nascondono.
Ma andiamo ad analizzare separatamente i 3 siti.
Nella piana di Giza sotto le opere principali che tutti noi conosciamo o meglio che conosciamo in maniera parziale, esisterebbero una serie di passaggi sotterranei e camere enormi che molti studi, purtroppo ignorati, identificherebbero come una vera e propria città sotterranea.
Una città che esisterebbe da più di 15000 anni che venne descritta come un luogo così meraviglioso che la sua costruzione non può essere attribuita al solo genere umano. Inoltre queste gallerie che si snoderebbero sotto la grande piramide, avrebbero una porta di accesso tra le zampe anteriori della Sfinge.
Questa indicazione viene riportata anche in antichi cilindri Sumeri conosciuti oggi come registri degli Anunnaki, qui infatti vi è scritto che la loro dimora si trovava in un luogo sotterraneo coperto di sabbia.
Il suo accesso viene anche associato ad un qualcosa dai denti come quelli di un drago e con il volto di un leone.
Quest’ultimo dettaglio sarebbe l’ennesima conferma, che non gli egizi, ma qualcun’altro edificò la sfinge.
Non èè sfuggito infatti, ai ricercatori più attenti, che la testa odierna di quest’ultima non combaciasse per dimensioni al corpo, cioè che risultasse non in proporzione.
Inoltre il diverso grado di deterioramento tra il corpo e la testa porta a pensare che quest’ultima venne riscolpita per riportare l’immagine che oggi conosciamo.
Per questi motivi è quindi molto probabile che quell’opera in origine raffigurasse unicamente un leone e qui gli scritti degli Anunnaki troverebbero il loro riscontro.
Oltre a questo, gli operai che effettuarono su di essa dei lavori di riparazione, dichiararono di aver scoperto un il passaggio segreto che conduceva al suo interno. Il tunnel in questione secondo queste testimonianze è situato nel lato nord della Sfinge a metà tra le zampe stese e la coda.
Stranamente Però al momento di andare avanti nella sua esplorazione i lavori vennero interrotti.
Purtroppo il capo degli attività in Egitto, il dott. Hawass che pur ammettendo l’esistenza del tunnel, decise di non proseguire nell’esplorazione, Decisione questa che potremmo definire quantomeno bizzarra, viste le potenzialità di tale scoperta.
Da sottolineare comunque che nel corso degli anni molti sono stati gli esploratori che addentrandosi in quel territorio hanno effettuato scoperte a loro dire straordinarie. L’esistenza di camere enormi, con al loro interno colonne che riporterebbe delle incisioni che cambierebbero la storia per come la conosciamo. Statue che qualcuno ha descritto come meccaniche, lasciate lì per impedire l’ingresso a chi non ne era degno e sarcofaghi lunghi quasi 5 metri. Tutto questo e chissà cos’altro ancora si troverebbe sotto la Piana di Giza. Ma come è ormai chiaro, queste scoperte sembra che vengano volontariamente ignorate.
Questo è quello che succede a giza. Ma gli altri due siti, Teotihuacan e Xian nascondono altrettanti misteri.
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